Fasce orarie: cosa sono davvero e chi le ha stabilite

Nel sistema che alimenta le nostre case, illumina le stanze e fa girare gli elettrodomestici, le ore non si equivalgono. Alcune costano di più. Altre, meno. Questa differenza non è un dettaglio né un’anomalia: è una regola strutturale, pensata per modulare i consumi e rendere più efficiente la distribuzione dell’elettricità. Si chiama sistema delle fasce orarie.

Ogni giornata viene suddivisa in tre intervalli temporali – F1, F2 e F3 – che corrispondono a momenti distinti in termini di richiesta, carico di rete e costi di approvvigionamento. Non si tratta di una strategia commerciale, ma di una scelta regolatoria ben precisa, introdotta da ARERA nel 2010. Da allora, qualunque offerta luce si basa su questa ripartizione oraria.

L’idea è chiara: nelle ore centrali della giornata, quando le attività produttive e domestiche sono nel pieno del loro svolgimento, il sistema elettrico è sottoposto a una maggiore pressione. In questi momenti, produrre e distribuire energia ha un costo più elevato. Al contrario, durante la notte o nei giorni festivi, la domanda diminuisce e con essa anche il prezzo. Questo schema incoraggia l’utente a organizzare i propri consumi in funzione dell’orologio, cercando un punto d’equilibrio tra abitudini quotidiane e risparmio.

Per comprendere come funziona questa logica – e se davvero sia conveniente per tutti – è necessario osservare con precisione quali sono gli orari di ciascuna fascia e in quali giorni si applicano.

Fasce F1, F2 e F3: orari precisi, giorni esclusi, cosa cambia nel weekend

Le fasce orarie dell’elettricità non sono arbitrarie. Ognuna ha un orario ben definito, associato a giorni specifici. In linea generale, la F1 si riferisce alle ore lavorative centrali, la F3 copre le notti, le domeniche e i festivi, mentre la F2 funge da fascia intermedia.

Ecco la ripartizione ufficiale delle fasce orarie energia elettrica:



Fascia

Orari

Giorni

F1

dalle 8:00 alle 19:00

dal lunedì al venerdì (escluse festività nazionali)

F2

dalle 7:00 alle 8:00 e dalle 19:00 alle 23:00

dal lunedì al venerdì (escluse festività)

Dalle 7:00 alle 23.00

Ogni sabato

F3

dalle 23:00 alle 7:00 + tutta la domenica e i giorni festivi

tutti i giorni

La tabella evidenzia un punto spesso ignorato: le ore del sabato non rientrano nella fascia F3, come si tende a credere. In realtà, il sabato è incluso principalmente nella F2, una fascia intermedia, che non garantisce lo stesso vantaggio economico della F3. Solo la notte tra venerdì e sabato (23:00–7:00) e quella tra sabato e domenica appartengono alla fascia più vantaggiosa.

Fasce orarie energia elettrica sabato: spesso è un terreno equivoco: il giorno è spesso percepito come “festivo”, ma ai fini della tariffazione non lo è. Questo equivoco può incidere sensibilmente sulla spesa, specie per chi concentra le proprie attività domestiche nel fine settimana. Il sabato rientra nella fascia F2 dalle 7:00 alle 23:00, senza soluzione di continuità.

Altro punto centrale: spesso si parla – impropriamente – di fasce orarie Enel. È importante chiarire che la suddivisione F1, F2, F3 non è definita dai fornitori, ma da ARERA. Vale per Enel, come per qualsiasi altro gestore di luce. Ciò che può variare da un’offerta all’altra è il modo in cui questi blocchi orari vengono integrati nella struttura tariffaria, ma la griglia oraria resta invariabile.

Tariffe biorarie, monorarie, multiorarie: cosa significano in pratica

Cosa sono le tariffe orarie e come influenzano davvero la spesa

In bolletta non pesa solo quanta energia elettrica si consuma, ma anche quando la si consuma. Da qui nasce la distinzione tra tariffe orarie, sistemi di calcolo che modulano il prezzo in funzione dell’orario di utilizzo. Se si usa elettricità nelle ore di punta, il costo aumenta. Se si concentra l’uso in momenti meno affollati, si può spendere meno.

Questa logica ha dato forma a tre grandi categorie di offerte luce e gas: tariffe monorarie, biorarie e multiorarie. Etichette ricorrenti, che però raccontano solo una parte della storia.



Tipologia di tariffa

Struttura dei prezzi

Profilo ideale di consumo

Monoraria

Prezzo fisso per tutte le ore del giorno e della settimana

Consumi regolari e ben distribuiti, utenti sempre in casa

Bioraria

Prezzo più alto nella fascia diurna, più basso nelle ore serali, notturne e nei festivi

Chi è fuori casa di giorno e consuma soprattutto la sera e nei weekend

Multioraria

Prezzi distinti per ciascuna fascia (F1, F2, F3)

Chi ha abitudini precise o può gestire con attenzione gli orari di consumo

Le fasce orarie non sono decise dai fornitori, ma imposte da ARERA. I fornitori – Enel compresa – costruiscono su quelle diverse architetture di prezzo. Capire queste strutture è essenziale per scegliere con criterio.

Offerte luce: come valutare davvero le condizioni economiche

Il nome della tariffa non basta. Leggere “bioraria” o “monoraria” in un contratto non chiarisce se l’offerta sia conveniente. Serve andare a vedere quanto si paga per ogni chilowattora, fascia per fascia. Alcune proposte dichiarano differenze tra F1 e F3 che, in realtà, si riducono a pochi centesimi. Altre offrono una monoraria apparentemente comoda, ma con una media troppo elevata per chi consuma poco o in orari precisi.

Tre domande aiutano a orientarsi:

  • Quanti chilowattora consumo mediamente ogni mese?
  • In quali momenti della giornata utilizzo più corrente?
  • Riesco a spostare parte dei consumi nei fine settimana o di notte?

Chi utilizza elettrodomestici a orari fissi, lavora su turni o gestisce una famiglia numerosa dovrebbe valutare con cura l’impatto effettivo delle tariffe su ogni fascia oraria. Nelle offerte biorarie, ad esempio, il risparmio è reale solo se la quota di energia consumata nelle ore serali, notturne e festive supera il 65% del totale. Altrimenti, la tariffa bioraria può risultare addirittura più costosa.

Quando conviene davvero ogni modello tariffario

Le fasce orarie luce non sono solo una questione di numeri: rispecchiano abitudini di vita. E non tutte le routine si adattano allo stesso schema. Di seguito, una sintesi dei contesti in cui ciascun tipo di tariffa può offrire un vantaggio reale.

La tariffa monoraria è adatta se:

  • si vive la casa in modo continuativo, sia di giorno che di sera;
  • i consumi sono costanti e ben distribuiti;
  • si preferisce semplicità e prevedibilità nella bolletta.

La bioraria ha senso quando:

  • si è spesso fuori casa negli orari di fascia F1 (8:00–19:00);
  • si può rimandare l’uso degli elettrodomestici alla sera o alla notte;
  • si utilizzano dispositivi programmabili (timer, domotica) per automatizzare i consumi.

La multioraria può convenire solo se:

  • si dispone di una routine settimanale rigida;
  • si monitora attivamente il consumo orario;
  • si è in grado di leggere e comprendere i dati del contatore elettronico.

Un confronto numerico tra fasce, tariffe e risparmio

Per farsi un’idea concreta dell’impatto che le tariffe orarie Enel (e non solo) possono avere sulla spesa annuale, è utile confrontare i dati in relazione alla distribuzione dei consumi. La seguente tabella sintetizza alcuni scenari tipici:



Tipo di tariffa

Distribuzione oraria dei consumi

Effetto stimato sulla bolletta annua

Monoraria

Indifferente (giorno e sera)

Nessun vantaggio; possibile aumento fino all’8%

Bioraria

Almeno 65% in fascia serale/notturna/festiva

Risparmio potenziale fino al 7%

Bioraria

Meno del 50% in orari serali/notturni

Penalizzante: costi superiori alla media

Multioraria

Consumi ben distribuiti su F2 e F3

Vantaggi fino al 10%, solo se ben gestita

I dati sono indicativi e dipendono da contratto, gestore, località e potenza impegnata.

A che ora costa meno la corrente?

La risposta, in termini generali, è questa: la corrente costa meno quando la rete è meno “stressata”. Ovvero:

  • dalle 23:00 alle 7:00, ogni giorno;
  • la domenica e durante i festivi riconosciuti;
  • in alcune fasce serali (F2), soprattutto tra le 19:00 e le 23:00.

Chi cerca su Google “a che ora costa meno la corrente” trova spesso indicazioni imprecise. In realtà, i benefici dipendono anche dal tipo di tariffa sottoscritta, non solo dalla fascia oraria in sé. Una tariffa monoraria, ad esempio, non premia chi consuma di notte, mentre una multioraria mal calibrata può rendere poco vantaggioso l’utilizzo serale, anche se in teoria rientra in F2.

Per questo, prima di cambiare abitudini o rimandare una lavatrice a tarda notte, conviene verificare l’effettiva struttura dei costi per fascia, magari confrontando più offerte. Questo vale per tutte le fasce consumo Enel, ma anche per gli altri fornitori.

Enel, fasce orarie e tariffe luce: cosa sapere davvero

Come funziona la suddivisione oraria nelle offerte Enel

La ripartizione dell’energia elettrica in fasce orarie F1, F2 e F3 segue uno schema regolato dall’Autorità di settore (ARERA) e non dipende dal singolo fornitore. Le stesse fasce valgono per tutti, ma ogni operatore le applica attraverso formule tariffarie differenti.

Nel caso di Enel Energia, le fasce orarie vengono integrate all’interno di offerte personalizzate: alcune prevedono un prezzo fisso valido per tutto il giorno, altre adottano prezzi variabili in base all’orario di utilizzo. In alcuni casi, le offerte prevedono una suddivisione in tre fasce distinte. Tutto dipende dal contratto scelto e dalle esigenze del cliente.

Per chi vuole approfondire la struttura tariffaria offerta da Enel, è utile consultare con attenzione la documentazione contrattuale, dove vengono specificati i costi previsti per ciascuna fascia e le modalità di aggiornamento del prezzo (bloccato o indicizzato).

Le fasce orarie luce nelle principali offerte Enel Energia

Enel Energia propone diverse tipologie di tariffe luce che integrano le fasce orarie in modo trasparente e calibrato. Ecco le principali:

  • Offerte monorarie: applicano un prezzo unico per tutte le ore, ideali per chi ha consumi distribuiti durante il giorno e la sera.
  • Offerte biorarie: prevedono due blocchi di prezzo, uno per la fascia F1 e uno per le fasce F2 e F3, accorpate. Sono adatte a chi concentra i propri consumi nelle ore serali o nel weekend.
  • Offerte multiorarie: disponibili in alcuni periodi, permettono di distinguere il prezzo per ciascuna fascia oraria.

In ogni caso, la documentazione contrattuale di Enel specifica con chiarezza le fasce applicate, i prezzi al kWh, e i periodi di validità dell’offerta. Prima di scegliere, è sempre consigliabile verificare:

  • il costo previsto per F1, F2 e F3;
  • se l’offerta prevede una tariffa bloccata o variabile;
  • le condizioni di consumo indicate come ottimali.

Le fasce orarie nel Servizio Elettrico Nazionale

Anche nel Servizio Elettrico Nazionale, che ha smesso di fornire energia ai clienti domestici non vulnerabili, si applica la stessa suddivisione oraria in F1, F2 e F3. Tuttavia, in questo regime le tariffe sono stabilite trimestralmente da ARERA e non possono essere personalizzate.



Caratteristica

Enel Energia (mercato libero)

Servizio Elettrico Nazionale (tutelato)

Tipologia tariffaria

Monoraria, bioraria, multioraria

Bioraria standard

Prezzo per fascia

Definito nell’offerta sottoscritta

Regolato da ARERA

Aggiornamento prezzi

In base al contratto scelto

Trimestrale

Grado di personalizzazione

Elevato

Non previsto

Chi è nel tutelato può monitorare i propri consumi per capire se una soluzione del mercato libero possa offrire un maggiore controllo sulla spesa. Anche in questo caso, le fasce restano invariate, ma cambiano le condizioni economiche.

Quando conviene usare la corrente con Enel

Chi sceglie una tariffa a fasce può ottimizzare i propri consumi sfruttando gli orari più vantaggiosi, a patto che siano chiaramente indicati nel contratto.

  • Fascia F3: dalle 23:00 alle 7:00, più tutte le ore di domenica e dei festivi nazionali.
  • Fascia F2: dalle 7:00 alle 8:00 e dalle 19:00 alle 23:00, dal lunedì al venerdì. Dalle 7:00 alle 23:00 il sabato.
  • Fascia F1: dalle 8:00 alle 19:00, dal lunedì al venerdì (escluse le festività).

In base alla fascia scelta, l’utente può organizzare alcune attività energivore – come lavatrici, lavastoviglie o scaldabagni – negli orari più convenienti, soprattutto in presenza di un’offerta bioraria o multioraria. Per chi lavora su turni, o fa smart working, questi dettagli possono incidere sulla bolletta più di quanto si pensi.

Fasce orarie e stili di vita: chi ci guadagna e chi ci rimette davvero

Le fasce orarie non valgono allo stesso modo per tutti

Le fasce orarie energia elettrica incidono diversamente sulla spesa in bolletta, a seconda della routine di ciascuno. A fare la differenza non è solo quanta corrente si consuma, ma soprattutto quando. È in quel “quando” che si nasconde il potenziale risparmio — oppure una penalizzazione silenziosa.

Chi vive la casa durante il giorno ha una distribuzione dei consumi molto diversa rispetto a chi rientra solo la sera. Ed è per questo che, prima di scegliere tra tariffa monoraria, bioraria o a tre fasce, conviene interrogarsi sulle proprie abitudini concrete.

Quando le fasce orarie aiutano davvero a risparmiare

Le tariffe orarie Enel e degli altri fornitori possono premiare chi concentra l’uso degli elettrodomestici nei momenti meno costosi. Ma non basta una vaga impressione: serve una certa regolarità nella routine. Ecco quando la scelta di una tariffa a fasce può rivelarsi vantaggiosa:

Profili compatibili con le fasce orarie

  • Chi lavora fuori casa dalle 8:00 alle 18:30
    Il grosso dei consumi si sposta automaticamente dopo il tramonto o nel fine settimana, cioè nelle fasce più convenienti.
  • Chi lavora da remoto con orari flessibili
    Ha la possibilità di impostare accensioni programmate per lavatrici, asciugatrici o forni nelle ore più favorevoli.
  • Famiglie numerose con buona organizzazione domestica
    Se i consumi pesanti vengono concentrati in blocchi serali, l’impatto sulle fasce F2 e F3 diventa evidente.
  • Utenti con domotica attiva o prese smart
    Possono ottimizzare automaticamente i consumi, anche quando non sono fisicamente presenti in casa.
  • Chi sfrutta gli orari serali per la maggior parte delle attività
    Preparazioni in cucina, docce calde, ricarica dispositivi e visione di contenuti: tutto dopo le 20:00.

Quando le fasce orarie possono penalizzare

Per altre tipologie di utenti, la divisione oraria può rivelarsi controproducente. I consumi sparsi, o distribuiti su tutto l’arco della giornata, finiscono spesso in fascia F1, dove i costi sono più elevati. In questi casi, scegliere una tariffa a fasce può portare a un aumento della spesa.

Profili meno adatti alle tariffe orarie

  • Persone che trascorrono molte ore in casa di giorno
    Pensionati, liberi professionisti o chi lavora al computer dalle 9:00 alle 17:00 spesso concentra i consumi proprio nella fascia più onerosa.
  • Famiglie con bambini piccoli
    L’utilizzo di energia è continuo e imprevedibile: impossibile affidarsi a una programmazione rigida.
  • Chi ha orari fluttuanti, magari su turni
    Senza una routine stabile, è difficile spostare i consumi verso le fasce più economiche.
  • Nuclei familiari che trascorrono i weekend fuori casa
    In questo caso, le ore di domenica — che rientrano nella vantaggiosa F3 — restano inutilizzate.

Tabella: stili di vita e compatibilità con le fasce orarie



Profilo utente

Abitudini prevalenti

Fascia predominante

Tipologia tariffaria più adatta

Lavoratore fuori casa

Uso intensivo serale

F2 – F3

Bioraria

Lavoratore agile

Consumi programmabili

F2 – F3

Multioraria

Famiglia ben organizzata

Blocchi di consumo serale

F2 – F3

Bioraria

Pensionato / sedentario

Presenza continua in casa

F1

Monoraria

Famiglia con bimbi

Distribuzione irregolare

F1 – F2

Monoraria

Cinque cose che spesso si ignorano sulle fasce orarie

  1. Il sabato rientra spesso nella fascia F2, ma non sempre. Alcuni contratti nel libero mercato potrebbero prevedere una classificazione diversa: va letto il dettaglio.
  2. Le fasce non si adattano a chi consuma in modo regolare durante tutta la giornata: meglio, in questi casi, una tariffa monoraria.
  3. Alcune offerte accorpano F2 e F3, rendendo i confini tra le due meno rilevanti ai fini della spesa.
  4. L’intervallo 19:00–23:00 è spesso decisivo: se coincide con una fascia più favorevole, si può ottenere un buon risparmio.
  5. La risposta a “da che ora costa meno la corrente” dipende sempre dal contratto: in molti casi è dopo le 23:00, ma non è una regola valida universalmente.

Come capire se una tariffa oraria fa davvero al caso tuo

Per orientarsi tra fasce orarie, tariffe biorarie, F1 F2 F3, o offerte a prezzo fisso, può bastare una riflessione sincera sulla propria quotidianità. Prova a rispondere:

  • Riesci a programmare i consumi domestici in orari specifici?
  • Vivi la casa soprattutto la sera?
  • Hai dispositivi con timer o automazioni?
  • Consumi energia nei weekend più che nei giorni feriali?

Due risposte affermative su quattro bastano per valutare un contratto con fasce. In caso contrario, la monoraria è una scelta più serena e prevedibile.

Tabelle ore di luce in Italia, consumi e convenienza delle fasce: quanto incide la stagione?

Il calendario non sposta le fasce, ma sposta noi

Le fasce orarie dell’elettricità restano uguali da gennaio a dicembre. Ciò che muta — lentamente, giorno dopo giorno — è il modo in cui ci muoviamo dentro di esse.

Quando le giornate si allungano e il tramonto indugia sull’orizzonte, le nostre abitudini si dilatano. Si cena più tardi, si posticipa la doccia, si accende la luce solo quando il blu del cielo vira sul serio verso il buio. E la corrente, in quelle ore, può costare meno.

L’inverno, invece, ci chiama dentro prima. Ritorniamo a casa con l’ombra, anticipiamo tutto — e a pagarne il conto, spesso, è la bolletta.

Mese per mese, quanta luce naturale abbiamo davvero?

Di seguito trovi una tabella con l’orario medio di alba e tramonto in Italia (fascia centro-nord), utile per comprendere quando inizia realmente il bisogno di energia elettrica nelle abitazioni, e quindi quale fascia oraria tende a essere maggiormente utilizzata nei vari periodi dell’anno.



Mese

Alba

Tramonto

Ore di luce (circa)

Gennaio

7:45

16:55

9h 10m

Febbraio

7:10

17:45

10h 35m

Marzo

6:25

18:30

12h 05m

Aprile

6:30

19:50

13h 20m

Maggio

5:50

20:30

14h 40m

Giugno

5:30

20:50

15h 20m

Luglio

5:45

20:40

14h 55m

Agosto

6:10

20:00

13h 50m

Settembre

6:40

19:00

12h 20m

Ottobre

7:10

18:00

10h 50m

Novembre

7:40

16:45

9h 05m

Dicembre

7:50

16:40

8h 50m

Stagioni e consumi: come cambia il nostro modo di abitare l’elettricità

Il meccanismo delle fasce f1 f2 f3 non si modifica con l’arrivo dell’estate o dell’inverno. Ma il corpo, l’abitudine, il ritmo della giornata sì.

Con le ore di luce che si allungano, le attività domestiche si spostano avanti, e così anche il consumo di energia tende a finire in fascia F2 o F3, notoriamente più vantaggiose.

Durante i mesi più bui, invece, i consumi si addensano nelle prime ore del pomeriggio, spesso collocandosi in fascia F1, la meno conveniente.

Inverno

  • La luce naturale svanisce nel pomeriggio: molte case si illuminano già prima delle 17.
  • Si cucina prima, si cena prima, si guarda la TV in anticipo → parte del consumo cade in F1.
  • Il riscaldamento elettrico, se presente, lavora proprio nelle ore più costose.

Estate

  • Il tramonto si avvicina alle 21:00: le luci si accendono tardi, spesso quando la fascia F3 è già attiva.
  • Le abitudini si spostano in avanti in modo spontaneo: si posticipa l’uso di forno, lavastoviglie, climatizzazione.
  • Il consumo slitta nelle fasce più favorevoli, senza bisogno di sforzi o timer.

Fascia F3: quali orari copre e quando si può sfruttare meglio

Nella maggior parte delle offerte, la fascia F3 Enel è attiva:

  • dalle 23:00 alle 7:00 di tutti i giorni;
  • per 24 ore la domenica e nei giorni festivi nazionali.

Ma il vantaggio di questa fascia non dipende solo dalla tariffa. Dipende dalla stagione.

Perché nei mesi estivi, la gestione naturale della giornata ci porta a usare l’energia proprio in quegli orari.

In inverno, al contrario, serve consapevolezza: bisogna volerlo, lo spostamento dei consumi.

Tabella: stagione per stagione, come cambia la convenienza oraria



Stagione

Gesti quotidiani prevalenti

Fascia più usata

Effetto economico atteso

Inverno

Rientro anticipato, luci accese nel pomeriggio

F1 e F2

Penalizzante

Primavera

Giornate più lunghe, cena posticipata

F2 e F3

Tendenzialmente favorevole

Estate

Consumi serali spontanei, luce fino a tardi

F3

Ideale per tariffe orarie

Autunno

Ritorno graduale all’uso anticipato dell’energia

F2 e F1

Neutro o leggermente sfavorevole

Conclusione: le fasce non si muovono, ma noi sì

Le fasce orarie energia elettrica non seguono le stagioni. Ma il tuo orologio biologico sì.

Quando scegli un’offerta, non basta leggere le condizioni economiche: devi conoscerti.

Ci sono stagioni in cui consumare dopo le 21 è quasi automatico — e altre in cui è molto meno naturale. Ma sapere queste cose ti permette di non pagare un euro in più del necessario. E di portare la luce, in ogni senso, nel momento giusto.

Domotica, smart working, orari flessibili: come cambia l’uso delle fasce orarie oggi

L’energia segue orari fissi, ma le nostre giornate no

Le fasce orarie dell’energia elettrica – F1, F2 e F3 – sono state concepite in un contesto in cui il tempo abitativo era più prevedibile: si usciva al mattino, si rientrava alla sera, si concentravano i consumi tra le 18 e le 23.

Oggi quella scansione si è incrinata. Smart working, orari fluidi e nuove tecnologie hanno trasformato profondamente il nostro modo di usare – e gestire – l’elettricità.

Il paradosso? Le fasce restano immobili, mentre la vita reale si muove.

Lavorare da casa significa consumare di giorno: penalizzazione o opportunità?

Chi lavora da casa lo sa: accendere il computer alle 9, fare pausa caffè alle 11, cucinare alle 13 significa consumare quasi tutto in fascia F1.

Eppure, proprio chi abita la casa per molte ore al giorno ha oggi la possibilità di decidere come e quando consumare.

Con un pizzico di attenzione e qualche strumento in più, le fasce orarie possono diventare alleate, non nemiche.

Profili che beneficiano di orari gestibili:

  • Professionisti da remoto: possono concentrare lavaggi e ricariche in fascia F3;
  • Studenti universitari: routine flessibile e naturale propensione al consumo serale;
  • Famiglie in smart working/DAD: difficile evitare i picchi, ma gestibile con automazioni;
  • Single o giovani coppie: libertà totale nella pianificazione;
  • Over 65 digitalizzati: abitudini regolari ma modificabili con strumenti semplici.

In tutti questi casi, la vera leva è la consapevolezza.

Prese smart, app e routine automatizzate: la nuova frontiera dei consumi domestici

Oggi la tecnologia consente di pianificare i consumi in modo semplice e preciso.

Con una presa intelligente e un’app, si può spostare l’avvio della lavatrice alle 23:10 senza nemmeno essere in casa. Un climatizzatore può attivarsi solo in fascia F3, rinfrescando senza pesare in bolletta.

Tutto diventa programmabile: non solo il gesto, ma anche l’orario.

Strumenti utili per ottimizzare le fasce orarie:

  • Prese Wi-Fi programmabili;
  • App di gestione dei consumi per fascia oraria;
  • Cruscotti Enel Energia e altri fornitori per l’analisi settimanale;
  • Sistemi vocali con routine integrate;
  • Termostati smart e climatizzatori con programmazione oraria.

Esempi pratici di ottimizzazione

  • Impostare l’asciugatrice perché parta ogni due giorni alle 23:15;
  • Sfruttare la fascia F3 per ricaricare dispositivi elettrici durante la notte;
  • Accendere il boiler solo nei weekend (interamente coperti da fascia F3 in molte offerte).

Non servono rivoluzioni tecnologiche: bastano piccole modifiche per incidere sui costi finali.

Tabella: flessibilità oraria e compatibilità con le tariffe



Profilo tipo

Flessibilità nei consumi

Fasce orarie sfruttabili

Strumenti consigliati

Lavoratore in smart working

Alta se ben gestita

F1/F3

App di monitoraggio, prese Wi-Fi

Studente fuori sede

Spontanea e notturna

F3

Cruscotti settimanali, pianificazione

Famiglia con bambini

Più rigida, ma gestibile

F1/F2

Elettrodomestici efficienti, routine smart

Coppia giovane

Elevata

Tutte

Timer, automazioni, analisi consumi

Pensionato digitale

Moderata ma regolare

F2/F3

Programmazione semplice, prese smart

Tariffe orarie e nuove offerte: il consumo su misura è già realtà

Molte offerte luce hanno cominciato ad adattarsi a questi scenari.

Alcune semplificano le fasce, altre propongono ore scontate a scelta, altre ancora offrono bonus per chi concentra i consumi in F3 o nel weekend.

Esempi di soluzioni disponibili:

  • Offerte con 4 ore gratuite al giorno, personalizzabili;
  • Tariffe biorarie con F2 e F3 unificate;
  • Premi per chi riduce il carico in F1 o utilizza energia nei festivi.

La vera novità? Oggi non si tratta più di adeguarsi alla tariffa, ma di scegliere quella che meglio si adatta al proprio stile di vita.

E in questa libertà, finalmente, c’è anche il risparmio.

La corrente misura il tempo. Ma sceglierla bene è affare nostro

Abbiamo passato in rassegna numeri, orari e sigle. Abbiamo esplorato le fasce F1, F2 e F3 non solo come voci di contratto, ma come riflessi delle abitudini, dei turni, delle scelte quotidiane.

Il cuore della questione è proprio questo: l’energia elettrica non è mai neutra, perché accompagna — e a volte determina — la nostra giornata.

Ogni fascia oraria racconta un modo di vivere. Chi riesce a conoscerle, gestirle, sfruttarle, non ottiene soltanto un risparmio economico. Ottiene qualcosa di più prezioso: la libertà di usare la propria energia — anche quella personale — nel momento giusto.

Le fasce non si possono cambiare, ma si può cambiare il modo in cui le si attraversa. È qui che si gioca la differenza.

E oggi, grazie a strumenti semplici e intelligenti, è possibile farlo senza rinunce, e senza complicazioni.

Affidati a chi ti aiuta a scegliere meglio

LDR Power, partner ufficiale di Enel, ti aiuta a individuare la soluzione luce più adatta al tuo stile di vita.

Che tu viva da solo, in coppia o in famiglia, che lavori da casa o su turni, possiamo supportarti nell’analisi dei consumi e nella scelta dell’offerta giusta.

Semplice, chiara, vantaggiosa. Quando serve, davvero.

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Domande frequenti

Quali sono le fasce orarie F1, F2 e F3 nella bolletta della luce?

Le fasce orarie F1, F2 e F3 rappresentano tre distinti momenti della giornata in cui si misura il consumo di energia elettrica.

  • F1: dal lunedì al venerdì, dalle 8:00 alle 19:00.
  • F2: dal lunedì al venerdì, dalle 7:00 alle 8:00 e dalle 19:00 alle 23:00; sabato dalle 7:00 alle 23:00.
  • F3: dalle 23:00 alle 7:00 tutti i giorni, più l’intera domenica e i festivi.

Come funzionano le fasce orarie Enel F1, F2 e F3?

Enel suddivide la giornata in tre fasce orarie per differenziare i consumi elettrici.

Le ore centrali dei giorni feriali (F1) hanno un’incidenza maggiore sulla rete e quindi un diverso trattamento rispetto alle fasce serali e notturne (F2 e F3), pensate per favorire un uso più distribuito dell’energia. Chi adatta i consumi ai momenti meno intensi può gestire meglio l’impatto sulla propria bolletta.

In quale fascia oraria conviene usare gli elettrodomestici per risparmiare energia?

Per ottimizzare i consumi, conviene attivare gli elettrodomestici nella fascia F3, che copre la notte, i festivi e la domenica.

È il momento ideale per lavatrici, lavastoviglie e asciugatrici, soprattutto se programmati con prese intelligenti o timer. La gestione oraria consapevole, anche in ambito domestico, può fare una notevole differenza nel tempo.