Una voce gentile. Un numero sconosciuto che squilla mentre stai preparando il caffè. E poi:
«Buongiorno signora, la contatto per conto del suo fornitore di energia. Possiamo farle risparmiare in bolletta.»

Così comincia.
La truffa agli anziani, nella sua forma più semplice e subdola. Quella che arriva quando sei solo, quando non hai gli strumenti per capire, quando ti affidi alla cortesia di chi chiama.
Finisce – troppo spesso – con una bolletta che raddoppia, un fornitore cambiato a tua insaputa, o un contratto firmato senza saperlo, magari solo per aver detto “sì” al momento sbagliato.

Non si tratta più di eccezioni. È un sistema.
Un meccanismo silenzioso che ogni giorno entra in migliaia di case italiane e colpisce soprattutto chi è più esposto: gli anziani, certo, ma anche chi vive solo, chi non ha figli a cui chiedere consiglio, chi non sa distinguere un operatore reale da un truffatore vestito bene.

Perché, sia chiaro: Enel non ti manda un messaggio WhatsApp alle 19 di sera.
Ma il truffatore sì.

Si presenta bene. Ha il tono giusto. Parla di energie rinnovabili, di adeguamenti normativi, di “un piccolo aggiornamento gratuito”. E nel frattempo, ti ruba i dati, ti fa firmare o registra la tua voce. Poi sparisce.

Truffa energia elettrica: non è una leggenda metropolitana.
È reale. È sistemica. E ha tanti volti: la truffa online, la truffa telefonica, la tentata truffa al citofono, il finto operatore che si presenta a nome di Enel energia, il modulo da firmare con l’inganno.
Qualcuno la chiama “imbroglio”. Ma il nome vero è reato.

Ecco perché abbiamo preparato questa guida.
Perché la prima forma di difesa è sapere.
Perché la voce che chiama non è sempre quella che dice di essere.
E perché nessuno ha il diritto di approfittarsi della fiducia dei nostri nonni.

Truffe gas e luce: chi finge di chiamare da Enel o altri fornitori

Hanno la voce giusta. Il tono pacato. A volte si presentano anche per nome e cognome, con un numero di matricola che sembra credibile. Eppure, non lavorano per nessuno.
Fingono. Mentono. Truffano.

Ogni giorno, centinaia di cittadini – soprattutto anziani – ricevono chiamate da presunti operatori Enel o addetti di società energetiche. Alcuni si fanno vivi anche porta a porta, ben vestiti, con una cartellina e un finto tesserino aziendale stampato alla buona. Ti dicono che il tuo contratto è cambiato, che serve un aggiornamento urgente, che sei passato automaticamente a un altro fornitore.
Tutto falso. Ma detto molto bene.

Hanno imparato a sembrare veri

I truffatori porta a porta non improvvisano.
Hanno un copione collaudato, basato sulle fragilità di chi ascolta: la solitudine, la gentilezza, il timore di perdere un’opportunità. Alcuni sono così convincenti da far firmare un foglio tra una chiacchiera e l’altra. Altri riescono ad attivare un contratto solo con una conferma vocale.
E in tanti casi, la vittima scopre tutto solo quando arriva la nuova bolletta.

Frasi tipiche usate dai truffatori gas e luce

Chi truffa non ha bisogno di urlare. Basta che sappia come parlare. Ecco alcune delle frasi più usate:

  • «La informo che il suo contratto luce è stato aggiornato automaticamente.»

  • «Stiamo adeguando le tariffe in base alla nuova normativa sull’energia rinnovabile.»

  • «Risulta una variazione anagrafica sul suo POD, serve confermare subito i dati.»

  • «Non cambia nulla, è solo un passaggio interno. Firmi qui, è una formalità.»

  • «Possiamo farle pagare meno, ma l’offerta scade oggi.»

Se le senti, chiudi la porta. O riaggancia. Subito.

Operatore vero VS truffatore: le differenze a colpo d’occhio

Aspetto Operatore vero Truffatore
Ti chiama al telefono? Solo da numero ufficiale Da numero sconosciuto o mascherato (spoofing)
Ti chiede dati sensibili? No, li ha già Sì: codice fiscale, POD, documento, IBAN
Ti mette fretta? No: puoi riflettere e confrontare Sì: pressione, scadenze fasulle
Si presenta porta a porta? Raramente e con preavviso ufficiale Sì, senza preavviso, spesso con tesserini falsi
Ti fa firmare al volo? No, invia documenti chiari e leggibili Sì, con scuse vaghe o frasi rassicuranti
 

Cosa rischi davvero

Le truffe non partono da Enel: partono da chi si finge Enel. Ma gli effetti sono veri.
Puoi ritrovarti con un contratto intestato a tua insaputa, una nuova tariffa mai richiesta, e una fattura doppia rispetto al mese precedente.
A volte basta un clic su un link ricevuto via email. Altre volte è una voce registrata che dice “sì”. In tutti i casi, il danno è reale.

Truffa telefonica o truffa online? Le due facce del raggiro

È questione di suoni e pixel.
Da un lato, la voce, gentile ma insistente, che ti chiama al fisso nel pomeriggio. Dall’altro, lo schermo, che lampeggia con una mail “urgente”, un messaggio su WhatsApp, o un banner che promette energia verde a metà prezzo.

Sono due facce della stessa medaglia.
O meglio: dello stesso imbroglio Enel energia, che nulla ha a che vedere con Enel vera.

Truffa telefonica: la trappola ha la voce giusta

La truffa telefonica è la più antica e la più subdola. Parte sempre con una frase innocente:
«Salve, la contatto per un aggiornamento sulla sua fornitura di luce».
Oppure:
«Risulta una variazione automatica del suo contratto, servono solo due dati per sistemare».

In realtà, non c’è nessun aggiornamento, nessuna variazione, e spesso nemmeno un contratto precedente da correggere.
C’è solo un finto operatore che cerca di ottenere:

  • il tuo codice POD o PDR

  • il tuo numero di documento

  • il tuo consenso registrato a voce

E se gli va bene, con quei dati può attivare un nuovo contratto senza che tu lo sappia. La chiamano “attivazione verbale”. Ma è, a tutti gli effetti, una sostituzione di persona. E sì, è un reato.

Truffa online: la firma nascosta in un clic

Poi c’è lei, la truffa on line
Arriva via:

  • SMS con link sospetti

  • Email da “Servizio Clienti Energia”

  • Finte notifiche da Enel o dall’Autorità

  • Banner pubblicitari con offerte irrinunciabili

Tu clicchi, per curiosità o fretta, e ti ritrovi in un modulo che sembra ufficiale. Ti chiedono di “confermare i dati”, di “scaricare l’informativa”, o semplicemente di accettare una nuova tariffa ecologica.
E invece, hai appena attivato un contratto. O peggio: hai regalato i tuoi dati a un circuito di call center fantasma.

I dati del report ARTE: non è paranoia, è sistema

Nel 97% dei casi, non è una semplice chiamata commerciale. È una truffa.
Lo dice il report 2024 dell’Associazione Reseller e Trader dell’Energia (ARTE), che fotografa una realtà inquietante:

Voce analizzata Percentuale
Chiamate riconducibili a truffe telefoniche 97%
Chiamate autentiche (realmente da operatori) 3,5%
Truffe da finti fornitori attuali 47,9%
Truffe da finti concorrenti del mercato libero 15,7%
Truffatori che si fingono enti pubblici o Autorità In crescita
Fonte: Portale Antitruffa e report ARTE 2024

Dietro la cornetta o lo schermo c’è un sottobosco organizzato, che sfrutta la liberalizzazione del mercato per spacciarsi per Enel, per l’Autorità, o per chissà chi.

Truffa telefonica o truffa online? Ecco come riconoscerle

I segnali rivelatori sono spesso gli stessi. Basta saperli leggere:

  • Ti dicono che devi aggiornare il contratto, ma non ti mandano nulla per iscritto.

  • Parlano di energia rinnovabile o “passaggi automatici”, ma nessuno ti ha informato prima.

  • Ti chiedono dati che un fornitore serio ha già.

  • Ti mettono fretta, ti dicono “è l’ultima possibilità”.

  • Ti chiedono di cliccare, confermare, firmare online, ma non sai cosa stai accettando.

Il silenzio delle vittime: il vero alleato dei truffatori

Ecco il punto: la maggior parte delle vittime non denuncia.
Per paura. Per vergogna. O semplicemente perché non si è nemmeno accorta di esserlo.

Ma ogni volta che una truffa telefonica o online non viene segnalata, il sistema si rafforza.
Diventa più intelligente, più aggressivo, più difficile da smontare.

Ecco perché è fondamentale:

  • parlarne in famiglia,

  • spiegare come funziona il raggiro,

  • e segnalare subito l’episodio sul Portale Antitruffa.

Quando la truffa diventa reato

Sì, la truffa è un reato.
Anche se non hai firmato nulla.
Anche se ti sei solo limitato a dire “sì” al telefono.
Anche se pensavi fosse una semplice tentata truffa e invece, legalmente parlando, è già qualcosa di serio.

La legge, su queste cose, non scherza.
Chi ti chiama fingendo di essere un operatore, chi attiva un contratto luce o gas senza il tuo consenso, chi ti ruba i dati personali per iscriverti a un nuovo fornitore, commette un reato.

E tu, anche se ti senti confuso, preso alla sprovvista, o – diciamocelo – un po’ fesso, hai tutti gli strumenti per reagire. Non sei solo. E non sei in torto.

I reati più comuni dietro le truffe energetiche

Secondo il report ARTE, i truffatori del settore gas e luce non si limitano a “esagerare un’offerta”. No. Quello che fanno, in moltissimi casi, è penalmente rilevante.

Ecco i reati più frequenti:

Reato In parole semplici
Truffa Ti ingannano per ottenere un vantaggio economico.
Sostituzione di persona Si spacciano per Enel, per l’Autorità o per il tuo fornitore attuale.
 

A tutto questo si aggiunge il trattamento illecito dei dati personali.
Perché sì: se ti chiedono codice fiscale, POD/PDR, numero del documento e tu li dai… sei finito in un sistema che non dovrebbe averli.

Posso fare denuncia per truffa?

Sì, puoi e devi.
La denuncia per truffa è lo strumento che ti permette non solo di tutelarti, ma anche di bloccare il truffatore e proteggere gli altri.
E non serve essere un avvocato per farlo.

Ecco dove puoi presentare denuncia:

  • In caserma, presso i Carabinieri o in Questura.

  • Attraverso un’associazione dei consumatori, che ti può assistere gratuitamente.

Ecco cosa serve per denunciare:

  • Il numero da cui hai ricevuto la chiamata (anche se anonimo).

  • Le bollette sospette che ti sono arrivate.

  • Ogni dettaglio che ricordi: giorno, ora, cosa ti hanno detto, se hai firmato qualcosa, se ti hanno inviato un link.

  • Email o SMS sospetti ricevuti in quei giorni.

  • Eventuali documenti contraffatti.

Anche una tentata truffa va segnalata.
Perché, anche se tu sei riuscito a sganciarti, qualcun altro potrebbe cascarci domani.

“Ma io mi vergogno, non voglio fare casino…”

Fermati un attimo.
La truffa non è colpa tua.
Chi ti ha raggirato ha studiato apposta come farlo, e probabilmente lo fa di mestiere.
Il vero errore non è cascarci: è lasciare che accada di nuovo senza fare nulla.

Quindi: denunciare è un atto di giustizia. Ma anche di dignità.
È il modo migliore per voltare pagina.
E per aiutare chi, come te, è stato preso in giro da chi si nasconde dietro una finta voce amica.

Le 10 regole d’oro per evitare una truffa gas e luce

Ok, facciamola semplice.
Se c’è un modo per fregarti, qualcuno ci proverà.
Ma se sai come funziona il trucco, è molto più difficile che funzioni.

Abbiamo raccolto queste 10 regole pratiche parlando con esperti, consumatori truffati, volontari delle associazioni e anche qualche tecnico che lavora nel settore da vent’anni.
E sai qual è la prima cosa che ci hanno detto?
La truffa anziani si ferma con l’informazione.
Non con la paura. Non col silenzio. Con la testa.

Le regole da stampare e tenere accanto al telefono

1. Non dare mai i tuoi dati al telefono

Codice POD, codice fiscale, IBAN? Se te li chiedono al telefono, stanno cercando di fregarti.
Un operatore vero li ha già. Un truffatore invece te li chiede, con urgenza e gentilezza.

2. Non dire “sì” troppo in fretta

Quel “sì” può essere registrato e usato per attivare un contratto a tua insaputa.
Non è fantascienza. È già successo. Tante volte.

3. Se ti mettono fretta, c’è sotto qualcosa

«Offerta valida solo per oggi», «firma adesso o perdi tutto»:
una truffa ha sempre fretta. Un’azienda seria ti lascia riflettere.

4. Chiedi nome, cognome e sede operativa

Fallo con tono calmo, ma deciso.
E segnati giorno, ora e nome.
Se tentennano, chiudi.

5. Richiama tu, ma solo da fonti ufficiali

Se vuoi chiarire, chiama il numero ufficiale dal sito dell’azienda.
Mai usare numeri forniti a voce, su SMS o email.

6. Non cliccare su link ricevuti via SMS o email

Potrebbero aprire una pagina falsa, installare virus o attivare un contratto-trappola.
Cliccare è il nuovo firmare.

7. Occhio ai finti operatori porta a porta

Si spacciano per Enel, ma spesso hanno un tesserino fasullo e un copione rodato.
Non farli entrare.
Chiedi un documento vero e verifica la missione con una telefonata tu.

8. Tieni sempre una copia del tuo contratto

Sapere qual è il tuo fornitore ti rende immunizzato dalle bugie.
«Lei è passata ad altro gestore», ti dicono.
Tu controlli, e rispondi: «No, non è vero. Ciao.»

9. Iscriviti al Registro delle Opposizioni

È gratuito, e riduce drasticamente le chiamate commerciali.
️ Basta andare su: www.registrodelleopposizioni.it

10. Parla con genitori e nonni

Spiega loro come funziona. Racconta questa guida.
Stampala. Mettila sul frigo.
Un anziano informato è un anziano al sicuro.

La regola d’oro delle regole d’oro

Se c’è urgenza, ambiguità o richiesta di dati,
c’è truffa. Punto.

Se invece c’è tempo, chiarezza e documentazione scritta,
può esserci anche fiducia.

Cosa fare in caso di dubbio

Certe volte il dubbio non si spiega: ti si accende dentro come un piccolo allarme muto.
Non è paura, non è rabbia. È quella sensazione che qualcosa non quadra, che quella voce al telefono è troppo sicura, che quella firma è troppo affrettata, che quel link è troppo insistente.

E sai che c’è?
Hai tutto il diritto di ascoltarlo, quel dubbio.
Perché la truffa agli anziani non si combatte solo con regole e moduli da firmare. Si combatte anche con il coraggio di fermarsi un attimo e dire: “Aspetta. Fammi capire meglio.”

In un sistema dove troppi si fingono ciò che non sono, è importante sapere a chi dare fiducia.
E fidarsi, quando serve, non è debolezza. È lucidità.

La truffa prospera nel silenzio. Ma si spegne con la consapevolezza.

Per questo abbiamo scritto questa guida.
Per fare luce dove troppi provano a confondere.
E perché, nel mondo dell’energia, ci sono anche realtà che scelgono la trasparenza, la correttezza, il rispetto.

Affidati a chi l’energia la porta davvero. E non la ruba con una telefonata

LDR Power, partner ufficiale Enel e operatore del mercato libero, non bussa alla tua porta senza preavviso.
Non ti chiama per strapparti un “sì”.
Non ti nasconde clausole, codici o costi.

Ti informa, ti accompagna, ti tutela. Con chiarezza. Sempre.

Se vuoi sapere di più su offerte vere, bollette leggibili e assistenza reale, sai dove trovarci.
E se hai anche solo un dubbio, scrivici. Parliamone. Senza fretta.

Domande frequenti

Come riconoscere chi si finge operatore Enel per truffare?

Attenzione: chi si spaccia per Enel spesso ti dice che “è cambiato il contratto” o “devi aggiornare i dati subito”. Se ti chiedono dati personali al telefono o ti mettono fretta, potrebbe essere una truffa. Verifica sempre sul sito ufficiale e non dare mai informazioni sensibili a chi ti contatta.

Chi chiamare in caso di tentata truffa telefonica sul gas o sulla luce?

Se ricevi una chiamata sospetta legata a gas o luce, puoi:

  • rivolgerti subito a Carabinieri o Polizia;

  • segnalare il numero al Portale Antitruffa;

  • chiedere aiuto a un’associazione dei consumatori.
    Ricorda di salvare email, SMS o registrazioni.

Come denunciare una truffa anziani legata all’energia elettrica?

Puoi presentare una denuncia per truffa presso le forze dell’ordine, anche senza aver firmato. Le truffe energia elettrica contro gli anziani sono un reato: chi finge di essere operatore o cambia contratto senza consenso va segnalato subito, allegando ogni prova.